La Chiesa è in lutto per la morte di Benedetto XVI. Dopo una lunga malattia e grande sofferenza è tornato alla casa del Padre all’età di 95 anni.
Il messaggio dell’Arcivescovo Giuseppe Baturi
«Il dolore per la morte dell’amato Benedetto XVI – afferma il vescovo di Cagliari e segretario generale della Cei monsignor Giuseppe Baturi – si accompagna all’ammirazione per la sua straordinaria figura di teologo, pastore, uomo di Dio e della Chiesa. È con gratitudine che lo accompagniamo all’incontro ultimo e lo raccomandiamo alla misericordia di Dio. Abbiamo imparato molto, e per molto continueremo a farlo, dalle sue parole e dai gesti della sua vita. La rinuncia al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, in quell’indimenticabile 11 febbraio 2013, a causa dell’“incapacità di amministrare bene il ministero” affidato, resta un atto eccezionale, animato esclusivamente dall’amore alla Chiesa, che “significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili, sofferte, avendo sempre davanti il bene della Chiesa e non se stessi”. A noi, qui a Cagliari, il 7 settembre 2008, in occasione del centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria quale Patrona Massima della Sardegna, Benedetto XVI si diceva ammirato dalla “commovente manifestazione della fede” che anima il nostro popolo. Rivolgendosi alla Nostra Signora, diceva che “Mai resterà deluso chi si affida a Nostra Signora di Bonaria, Madre misericordiosa e potente. Maria, Regina della Pace e Stella della speranza, intercedi per noi”.
Adesso preghiamo per lui, chiedendo alla Vergine Madre di accoglierlo nel regno dove tutto è pace, di permettergli di immergersi “nell’oceano dell’infinito amore, nel quale il tempo – il prima e il dopo – non esiste più, … nella vastità dell’essere”, dove “siamo semplicemente sopraffatti dalla gioia” (Encicl. Spe Salvi, 30 novembre, n. 12)».
L’invito alla preghiera di suffragio
L’Arcivescovo esorta i sacerdoti affinché, nelle sante messe del pomeriggio del 31 dicembre e dell’intera giornata del 1 gennaio, non manchino nelle Chiese della diocesi le preghiere in suffragio di Benedetto XVI.
Le comunità locali sono invitate a riunirsi in preghiera e a celebrare la messa in suffragio del papa emerito Benedetto XVI. Secondo le indicazioni dell’Ufficio liturgico nazionale, è opportuno utilizzare uno dei formulari proposti dal messale romano per le messe dei defunti “Per il Papa” (pp. 976-977). Nei testi si dovrà aggiungere la dicitura “il papa emerito Benedetto XVI”. Si precisa, inoltre, che nella colletta dello schema B e nell’ orazione sulle offerte dello schema A si dovrà dire “il tuo servo, il papa emerito Benedetto XVI”.
La visita di Benedetto XVI presso il Santuario di N.S. di Bonaria nel 2008
Il 7 settembre 2008 rappresenta una data impressa nella memoria della Chiesa cagliaritana e sarda, ricorda infatti la storica visita del Papa Ratzinger a Cagliari. Una giornata intensa che lo ha visto celebrare la santa messa sul sagrato del santuario della basilica di Bonaria, dove successivamente ha recitato l’Angelus. Incontrare sacerdoti e seminaristi e la comunità della Pontificia facoltà teologica della Sardegna ed infine i giovani in piazza Yenne.
Di seguito un passaggio dell’Omelia del Santo padre a Bonaria il 7 settembre 2008.
«Cari amici di Cagliari e della Sardegna – anche il vostro popolo, grazie alla fede in Cristo e mediante la spirituale maternità di Maria e della Chiesa, è stato chiamato ad inserirsi nella spirituale “genealogia” del Vangelo. In Sardegna il cristianesimo è arrivato non con le spade dei conquistatori o per imposizione straniera, ma è germogliato dal sangue dei martiri che qui hanno donato la loro vita come atto di amore verso Dio e verso gli uomini. (…) E poi, ovviamente, l’amore per la Madonna. Siamo infatti qui, oggi, a commemorare un grande atto di fede, che i vostri padri compirono affidando la propria vita alla Madre di Cristo, quando la scelsero come Patrona massima dell’Isola. Non potevano sapere allora che il Novecento sarebbe stato un secolo molto difficile, ma certamente fu proprio in questa consacrazione a Maria che trovarono in seguito la forza per affrontare le difficoltà sopravvenute, specialmente con le due guerre mondiali. Non poteva essere che così. La vostra Isola, cari amici della Sardegna, non poteva avere altra protettrice che la Madonna. Lei è la Mamma, la Figlia e la Sposa per eccellenza: “Sa Mama, Fiza, Isposa de su Segnore”, come amate cantare. (…) A Maria in Sardegna sono dedicate ben 350 chiese e santuari. Un popolo di madri si rispecchia nell’umile ragazza di Nazaret, che col suo “sì” ha permesso al Verbo di diventare carne».
I sette vescovi sardi designati da Papa Ratzinger
L’attenzione verso la Chiesa sarda e quella di Cagliari è stata intensa sin dal principio del suo pontificato, durante il quale papa Benedetto XVI ha provveduto alla nomina di sette vescovi. Innanzitutto quella di monsignor Mosè Marcia, vescovo ausiliare di Cagliari, eletto il 3 giugno 2006 e consacrato il successivo 8 settembre. Nello stesso anno Ratzinger nominò vescovo di Ozieri il presbitero oristanese Sergio Pintor, e Ignazio Sanna, originario della diocesi di Nuoro, venne destinato come arcivescovo di Oristano. Sempre nel 2006 decretò il trasferimento di Sebastiano Sanguinetti da Ozieri a Tempio-Ampurias. L’anno successivo, nel 2007, fu la volta di Giovanni Paolo Zedda, del clero di Ales-Terralba, nominato vescovo di Iglesias. Infine, nel 2011, Benedetto chiamò a guidare la diocesi di Alghero-Bosa il Salesiano Mauro Maria Morfino. Fu di Benedetto XVI anche la nomina di Arrigo Miglio ad arcivescovo di Cagliari nel 2012.
Dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo di Papa Ratzinger sarà trasferito nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli.