Ad un anno di distanza dal loro primo incontro, più di trenta vescovi sono riuniti oggi e domani (30 e 31 agosto) a Benevento, presso il centro La Pace, per approfondire la riflessione sulle «aree interne», ovvero su quelle zone del sud e del nord Italia in preda allo spopolamento, minacciate da un declino che sembra inarrestabile.
I lavori si sono aperti questa mattina con l’introduzione di monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana. «La comunità cristiana – ha affermato – rivolgendosi agli uomini concreti, non
può non tenere conto delle circostanze storiche e ambientali nei quali sono inseriti. La promozione di reti comunitarie, in grado di essere prossime, è un fattore decisivo per la vita e il benessere delle popolazioni, anzitutto «perché la cura delle persone all’interno di queste reti comunitarie condiziona la qualità della vita e costituisce una sorta di terapia preventiva rispetto al degrado e all’incuria».
Presenti all’appuntamento, fortemente voluto dall’arcivescovo della diocesi campana, monsignor Felice Accrocca, presuli provenienti da dodici Regioni: Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Abruzzo, Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte. Così, nel solco di un cammino avviato nel maggio 2019 in costante dialogo con le istituzioni, i vescovi cercheranno di focalizzare il contributo che le comunità ecclesiali possono offrire al progetto di rilancio delle aree interne, a partire dall’elaborazione di una pastorale ad hoc per questi territori.
«È quantomai importante – si legge nella lettera inviata da papa Francesco ai presuli presenti a Benevento – essere animati dal desiderio di raggiungere tutti, affinché nessuno sia escluso dall’annuncio del Vangelo. Le idee missionarie e i piani pastorali non possono prescindere da questo punto fermo: nella Chiesa c’è posto per tutti».