Prosegue in Diocesi l’impegno della neo-costituita Consulta della Pastorale della salute, presieduta dal vescovo monsignor Giuseppe Baturi, che rappresenta un tassello fondamentale per rafforzare ulteriormente l’attenzione privilegiata verso il mondo della sofferenza.
Si tratta di un organismo, istituito lo scorso mese di febbraio, composto da una quarantina di persone, e che oltre all’Arcivescovo comprende il Vicario generale, il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare, gli assistenti religiosi presso ospedali e case di cura, sacerdoti, associazioni professionali e di volontari, tutti operanti con spirito cristiano al servizio dei malati.
A fare da sfondo a questo importante impegno ci sono le esortazioni di papa Francesco, che a più riprese ha sottolineato «l’importanza per i sofferenti di avere accanto dei testimoni della carità di Dio che, sull’esempio di Gesù, misericordia del Padre, versino sulle ferite dei malati l’olio della consolazione e il vino della speranza».
Per il direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute e segretario della Consulta, don Marcello Contu, «si tratta di una presenza ampiamente rappresentativa – spiega – sia per quanto riguarda ospedali e strutture sanitarie, sia più in generale, in riferimento a realtà operanti a livello cittadino e diocesano, che si ricollegano all’ambito della salute».
L’organismo si è riunito per la prima volta a fine giugno, ma è già a lavoro in vista delle attività che saranno proposte in autunno.
«Gli obbiettivi – dettaglia don Marcello – sono principalmente due. Il primo prevede l’organizzazione di alcuni incontri finalizzati ad approfondire il tema, drammaticamente attuale, relativo al fine vita. Il secondo invece ci proietta già a febbraio 2023 con la preparazione di iniziative a livello diocesano, per celebrare la prossima Giornata mondiale del Malato».