Si è svolta questa mattina, presso la suggestiva cornice del giardino di Villa Asquer a Cagliari, la conferenza stampa indetta dal vescovo Giuseppe Baturi, al fine di raccontare il senso, l’utilizzo e le ricadute dell’8xmille nel territorio diocesano, con il riferimento all’impatto pedagogico, sociale e di sostenibilità delle attività portate avanti grazie a questi fondi, in ordine allo sviluppo umano integrale. Forse non tutti sanno che l’8xmille è al momento una delle principali fonti di finanziamento delle opere e attività pastorali della Chiesa: opere della Caritas per le persone più fragili (servizi per le povertà, Mensa, accoglienze, attività di assistenza etc.) e tutto ciò che riguarda gli edifici ecclesiastici (costruzione chiese, oratori, manutenzione e ristrutturazione luoghi di culto, restauro di beni culturali). L’8xmille costituisce uno strumento di corresponsabilità, trasparenza, animazione; è inoltre un moltiplicatore concreto di risorse e servizi per i più bisognosi, uno strumento di promozione e salvaguardia del lavoro (si pensi per esempio ai cantieri di lavoro che ruotano intorno alle parrocchie o agli operatori impegnati nel sociale grazie alle opere-segno della carità), ma anche un moltiplicatore di una vera e propria cultura del volontariato.
Di seguito si riportano le modalità di destinazione dei fondi 8xmille devoluti alla Diocesi nell’ambito culto e pastorale, con una specifica attenzione riservata agli interventi culturali e all’edilizia di culto, e alla carità (quelli destinati al sostentamento del clero vengono gestiti direttamente dall’Istituto centrale di sostentamento del clero).
>>>Fondi 8×1000. Il loro utilizzo nella Diocesi di Cagliari
>>>Sintesi dei dati emersi durante la Conferenza stampa
>>>Relazione Arcivescovo Baturi