Svolta stamattina nel Seminario arcivescovile di Cagliari la conferenza stampa di presentazione della 24esima edizione di Miracolo di Natale, un’edizione ancora più significativa in piena pandemia -come ha sottolineato il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai- in cui non sarà possibile il tradizionale svolgimento della manifestazione nella storica scalinata di N.S. di Bonaria ma che vedrà il prossimo 18 dicembre – data scelta per il Miracolo 2020– la consegna dei beni raccolti direttamente nel Centro Caritas di via Po, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid.
Ma il prossimo Miracolo-come ricordato dall’ideatore Gennaro Longobardi – partirà già dal prossimo weekend (5 e 6 dicembre) con la pre-raccolta alimentare nei 16 punti vendita Gieffe associati che sarà replicata anche nel weekend successivo (12 e 13 dicembre).
Una manifestazione che quest’ anno ha ottenuto il patrocinio del Comune, della Regione, e della Città metropolitana, riconoscimento che dedichiamo- aggiunge Longobardi- alle centinaia di volontari che ogni anno rendono possibile l’iniziativa. Essa, come gli altri anni, si svolgerà in contemporanea in altri 15 comuni (Bosa, Domusnovas, Guasila, Iglesias, Monserrato, Olbia, Porto Torres, Sassari, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Sestu, Villacidro, Villamassargia, Villaputzu). A Cagliari, i beni raccolti saranno destinati non solo alla Caritas diocesana ma anche alle altre realtà bisognose del territorio- dalle parrocchie alle mense- a conferma di una rete capillare e della funzione fortemente simbolica e pedagogica: una concretezza della carità – continua il direttore Caritas- capace di suscitare solidarietà, corresponsabilità, che ci aiuta a educare l’intera comunità all’attenzione verso i poveri, in particolare quest’anno verso quei “nuovi poveri”, tra cui tante famiglie, che hanno perso il lavoro a causa della pandemia. Da sottolineare anche il coinvolgimento della polizia di stato e della guardia di finanza provinciale e regionale, a conferma di una corresponsabilità diffusa. Un’iniziativa, come richiamato dall’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi – capace di mostrare il volto più autentico del nostro popolo che è quello dell’amore, della gioia, della gratuità, della capacità di sentirsi compartecipi del destino dell’altro.
Come ogni anno sarà possibile donare generi alimentari e prodotti per l’infanzia (sono graditi soprattutto omogeneizzati, pannolini e prodotti per l’igiene) e giocattoli nuovi.
Tutti i prodotti raccolti nei punti vendita Gieffe saranno portati nel deposito Gieffe di Margine Rosso per essere poi trasportati il prossimo 18 dicembre nel Centro Caritas di via Po.
A conferma dell’importanza dell’iniziativa, basta guardare i numeri dell’edizione 2019: oltre 4396 pezzi di generi per l’infanzia e oltre 16 tonnellate e mezzo di alimenti raccolti destinati alle circa 1500 famiglie assistite (oltre 6000 persone) dal Centro di via Po, ma anche dalle mense e da altre realtà diocesane.
(Maria Chiara Cugusi – servizio comunicazione Caritas)